Mente attiva

Il momento per rilanciarsi: il nuovo anno

Care MentiAttive,

questo non è solo il periodo dell’anno in cui si tirano le somme e si fanno bilanci ma anche quello in cui poter impostare obiettivi e far partire nuovi progetti.

Prendersi un attimo per ripensare al tempo trascorso, a cosa si è riusciti a fare e impostare un piano su dove si vuole arrivare è fondamentale per lavorare sul proprio senso di autoefficacia, migliorare l’autostima e aumentare la propria soddisfazione facendoci sentire realizzati e promuovendo il nostro benessere.

Mentre facciamo questo però attenzione a non incappare nell’effetto “nuovo inizio”: in queste parole infatti può nascondersi la tendenza a sentirsi in dovere di cambiare qualcosa proprio a partire da una scadenza temporale come la fine dell’anno appunto, o un nuovo inizio di stagione (Dai,Milkman e Ris 2014). Avete mai notato che si dice spesso “ecco questa cosa la inizio da lunedi!” anche in questo caso ad aspettare una tappa segnata da un inizio temporale in questo caso la settimana. La scadenza o l’inizio di un periodo nuovo di tempo può essere solo la scusa per apportare cambaimenti ma non lasciatevi vincolare e iniziate quando ritenete il momento di dare il via al vosrto progetto. Soprattutto non lasciatevi trascinare dalle doverizzazioni che questo nuovo inizio sembra portare con sé. Non tutti infatti con queste occasioni si sentono nelle condizioni per prendersi nuovi impegni e non c’è niente di sbagliato. Ci sono momenti in cui ci sentiamo più motivati e altri in cui invece possiamo esserlo un po’ meno o, semplicemente, non siamo vittime dell’effetto del nuovo inizio e i propositi da raggiungere ci verranno in mente tra qualche mese. O ancora potremmo essere in un periodo in cui progetti sono già partiti e in corso e non c’è bisogno di aggiungerne di nuovi. Infine tenete presente che per dare inizio a qualche cosa di nuovo servono energie per cui magari ci si trova ora a dover ricaricare le batterie per poi ripartire con le giuste energie.

Se invece sei pronto a lanciarti nel nuovo anno con nuovi propositi vediamo allora come fare per definire buoni obiettivi e non rischiare di fare solo dichiarazioni di buoni propositi che rimangono vani.

Per prima cosa ritagliati un momento e ripensa all’anno che si sta concludendo, cosa ti ha lasciato l’amaro in bocca, cosa vorresti migliorare, cosa non sei riuscito a fare o concludere. Scrivili su un foglio insieme a tutto quello che vorresti ci fosse nel 2024, un brain storming in cui vale tutto e si può scrivere tutto quello che viene in mente. Sgombra la superficie su cui vuoi farlo, metti una musica che ti stimola e ti piace e butta tutto sul foglio, puoi anche giocare scrivendo ciò che ti viene in mente con colori diversi in base all’ambito che riguardano (ad esempio lavoro, relazioni, sport, ecc…).  Quando ti sembra di aver terminato le idee riguarda punto per punto ciò che hai scritto sottoponendo ogni affermazione al metodo SMART, un acronimo che permette di saggiare se ciò che stiamo considerando è davvero un obiettivo o un sogno o un desiderio. Se il tuo obiettivo non soddisfa anche uno solo dei requisiti richiesti, dovrai rivederlo o ridimensionarlo.

Ecco le domande del metodo SMART a cui sottoporre i tuoi punti:

  1. Il mio obiettivo è Specifico? Un obiettivo deve essere concreto e tangibile, ed esprimere chiaramente cosa (definizione) e perché lo vuoi ottenere (così da tastare anche la motivazione che hai nel volerlo raggiungere)
  2. Il mio obiettivo è Misurabile? Deve cioè poter essere tradotto in numeri: “vorrei fare più movimento” non va bene “voglio allenarmi 3 volte a settimana” si perché potrò verificare in ogni momento se sto  l’impegno o no
  3. È un obiettivo Raggiungibile? (tradotto dall’inglese Arrivable) Resta coi piedi per terra, il tuo progetto deve essere realistico e commisurato alle risorse e alle possibilità di cui disponi in questo momento: riprendendo l’ esempio di prima se sai di non avere tra pomeriggi o sere per andare ad allenarti non metterti nella condizione di disattendere le aspettative perché demoralizza e si rischia l’abbandono , è più controproducente questo che partire più cauti, poi potrai sempre aggiornare i tuoi obiettivi più avanti
  4. Sei sicuro che sia Realistico? Prima di impiegare, tempo, risorse e denaro, valuta se sia davvero realizzabile, analizzando le risorse di cui già disponi e se quelle che mancano siano reperibili;
  5. Il mio obiettivo può essere Temporizzato? Ogni obiettivo deve essere legato ad una scadenza, e prevede tutta una serie di check di verifica (3-6-12 mesi ad esempio) che implichino precise relazioni tra le varie attività necessarie al suo compimento. Questo punto aiuta a definire tutte le cose da fare per raggiungerlo.

Una volta che avrai deciso cosa tenere e cosa scartare dal foglio del brain storming organizza ciò che è risultato essere un buon obiettivo nella tua agenda ed inizia ad impegnarti da subito, vedrai via il traguardo avvicinarsi, ti sentirai pieno di energia e soddisfatto man mano spunterai check e obiettivi!

Qualche altro trucchetto per realizzare i nostri obiettivi

Una volta che ho il mio schema di buoni obiettivi come posso procedere? Per aiutarci a sostenere l’impegno o gli impegni presi con noi stessi ci sono alcuni suggerimenti che studi (Oscarsson e colleghi 2020) condotti proprio su più di mille persone che stavano per iniziare i buoni propositi per l’anno nuovo hanno dimostrato essere efficaci:

  1. Trovare qualcuno che ci aiuti Non pensare che fare sempre tutto da soli significhi essere indipendenti e autonomi o essere forti. Anzi, la forza e l’intelligenza stanno proprio nel saper chiedere aiuto. Certo scegliamo una persona di fiducia da cui ci sentiamo sostenuti e che faccia il tifo per noi.
  2. Ascoltare gli esperti Tutto ciò che possiamo raccogliere in termini di istruzioni, metodi e strategie forniti da esperti per superare battute d’arresto, sostenere la motivazione in parte può rappresentare un forma di richiesta di aiuto come formulato sopra, in parte permette una crescita personale che va oltre l’obiettivo stesso e ci fa sentire più forti anche in altri aspetti di vita oltre ad aumentare le probabilità di successo.
  3. Evitare le negazioni Nella formulazione di obiettivi smart già si è parlato di come lavorare sulla formulazione efficace dell’obiettivo ma meglio specificare . Quando ci si propone di “tenersi alla larga da qualche cosa” o di evitare ad esempio di mangiare troppo, “non fare più questa cosa” si è visto che le probabilità di fallire sono più alte. Meglio declinare in modo positivo la propria intenzione così da poterla visualizzare e avere chiara nella mente.
  4. Premiarsi e darsi ricompense

Non bisogna aspettare per forza di arrivare al compimento del risultato finale per darsi un premio. Anzi, uno studio (condotto da Norcross e Vangarelli 1989) ha evidenziato che messo i partecipanti che si sono concessi auto-ricompense a scadenze intermedie hanno ottenuto tassi di successo maggiori nel raggiungere i obiettivi stabiliti a inizio anno.

Ora che hai tutte le indicazioni necessarie, non resta che fare un bel respiro e prenderti del tempo per riflettere sul tuo momento e cosa vuoi realizzare per te in questo momento.

E ricorda, che tu voglia o meno formulare nuovi obiettivi sarai chiamato a navigare nella vita del prossimo anno e come proponeva Seneca “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.

Buon anno

Irene Monicelli

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